venerdì 8 gennaio 2010

La rigida presa di posizione da ambo le parti nei confronti di questa disputa non ha alcun senso.
Sembriamo due fazioni in lotta quando, invece, promoviamo la stessa causa.

Il generale malessere che lo spot provoca alla comunità trans,
la totale coesione delle vostre posizioni,
il fatto che, evidentemente, lo spot genera in voi un ulteriore problema oltre a tutti quelli che già dovete affrontare,
il loro vostro essere comunque la parte debole in questo scontro in quanto alla manovrabilità dello spot e,
non ultimo, la sostanziale assenza di commenti da parte di persone non trans sintomatica di una generale mancanza di interesse da parte "biologica" nei confronti di questo spot/blog/dibattito
mi fanno propendere per chiedere alla produzione il ritiro dello spot senza condizioni e senza ulteriori e inutili dispersioni di energie.

Ci tengo a sottolineare che la mia decisione è anche conseguenza fondamentale e imprescindibile del rapporto di stima e di fiducia che mi lega a Mirella Izzo e a Davide Tolu nonostante da entrambe le parti siano emerse, in questa sede, posizioni rigide nei miei confronti.
Il mancato feedback da parte non trans ha un certo peso nella mia decisione in quanto rende questa polemica faziosa recando inutile nocumento al malessere della comunità trans senza attribuire certezza alcuna in quanto ad adesioni di pubblico non trans alla proiezione del documentario e senza permettere un confronto equilibrato sulla opportunità/efficacia dello spot.
Questa decisione non ripristina i precedenti accordi relativi a coloro che, precedentemente alla pubblicazione dello spot avevano dato la loro disponibiltà a partecipare ai dibatti che succederanno alle proiezioni al cinema Mexico e che in conseguenza dello spot l’avevano ritirata.

enrico vanni

4 commenti:

  1. Enrico.. veramente ci sono interventi di persone non trans... Sono minoritarie, è ovvio perché la pelle brucia a noi non a loro. Ma mi sembra che a parte un'eccezione (peraltro, credo trans) l'opinione è unanime fra trans e non trans. Mi stupisce che parli di mia rigidità. Io non ho cambiato posizione. Tu si. Al telefono, quando ti ho fatto l'esempio di come sarebbe stato diverso se la scena della trans cazzuta fosse stata nella testa dell'uomo e quindi una fantasia, mi hai detto: "hai ragione, ora ho capito tutto.. non ci avevo pensato, scusa". Per questo sono stata sempre morbida. Di fronte ad un errore mi sentirei una m.... ad infierire. Purtoppo però, gradualmente, i tuoi interventi sono sempre stati più a favore dello spot e contro la nostra (stupida, dico io) ipersensibilità, suscettibilità.
    Non so cosa ti impedisca di comprendere le nostre ragioni (invece di accogliere la nostra richiesta ma solo per una sorta di quieto vivere). Non capisco cosa ci sia difficile nel capire che se vai a mettere le mani dentro una ferita farà male e non sarà presa per una carezza. Cosa ci sia di difficile da capire che far vedere quello spot a decine di migliaia di persone su YouTube, persone che in piccola parte vedranno il documentario, capiranno tutto il contrario del documentario stesso. Tu che sei l'autore dovresti essere il primo a non gradire uno spot che dice l'opposto del film. Non si tratta di puntare di più su un aspetto che su un altro come hai scritto altrove, riferendoti ai trailer di alcuni film che evidenziano aspetti che poi nel film sono secondari. Qui è pura invenzione perché nel documentario NON ESISTE ACCENNO ALLA SESSUALITA' TRANS. Questo rende - oltre tutto quanto già detto - lo spot totalmente fuori argomento e contesto. Tu sai che io ci ho anche provato a far capire che lo spot non era il documentario... ma quando ho capito quanto era stato diffuso lo spot... beh... allora le cose diventano insostenibili. Noi facciamo da 10 anni la guerra a cose come quello spot. Dammi una sola ragione perché non avremmo dovuto farla allo spot (attento, non al documentario) distribuito su YouTube e disponibile alla visione di anche milioni di persone... Sicuramente decine di migliaia...
    Eppure mi sembrava ti si fosse accesa una lampadina in testa quando ti ho fatto l'esempio di come è lo spot e di come poteva essere per non risultare affatto offensivo. Non ci hai pensato un secondo e hai capito subito la differenza tra rappresentare uno stereotipo e presentarlo come fatto.
    Io mi sono fatta un'idea sai? Dato che non voglio credere che tu non abbia capito... ho pensato che sta stronzata di spot sia stata pensata da chi ha i soldi in Mckenzie... o da chi comanda... Solo così mi saprei spiegare (e lo comprenderei) il tuo cambio di opinioni. Qui lo hai sempre difeso ma lo hai anche tolto dalle tue pagine autoriali. Quindi forse qui non puoi dire davvero quel che pensi? Altrimenti perché toglierlo? Tu ERI convinto che io avessi ragione nello spiegarti che era oggettivamente offensivo.
    Sono stata morbida fino a che qualcuno non mi ha fatto notare che IO conosco il docu ma migliaia di persone che vedranno lo spot,no.
    Anzi te l'avevo detto subito ma non avevo compreso quanto fosse grave la cosa...
    Come te, ho sbagliato. Ma quando me ne sono resa conto, non ho più cambiato idea. Mi spiace non sia stata la stessa cosa per te, dopo la nostra telefonata. Lo dico sinceramente. A me come persona ha fatto più male leggere le tue difese allo spot dopo la nostra conversazione che non il fatto che si ritiri o meno lo spot (cosa che desidero ardentemente ma che sul piano personale considero meno del leggere le tue parole così in contrasto con quanto mi hai detto al telefono...).
    Come dicono gli inglesi,
    your SINCERELY
    Mirella

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  2. Uhm... mi sa che tu e la produzione vi dovreste mettere d'accordo su un particolare. La produzione auspica il ripristino della collaborazione. Tu invece dici che chi aveva ritirato l'adesione a partecipare a causa dello spot, non potrà più farlo (a meno che non abbia capito malissimo).
    Se posso darti un consiglio, seguirei le indicazioni della produzione.
    Perché vedi... chi si era ritirat* dalla presentazione, l'aveva fatto come forma di pressione perché ti ostinavi a difendere uno spot che avrebbe messo chiunque in imbarazzo (salvo l'intervenire e finire a parlare più della presa di distanza dallo spot che del documentario.. cosa assurda, se cipensi.. ma che sarebbe stata anche imprescindibile dalla partecipazione di chiunque, visto che lo spot era offensivo).
    Credo sia necessario un chiarimento tra te e la produzione.
    Grazie.
    Ciao
    Mirella

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  3. "e,non ultimo, la totale assenza di commenti da parte di persone non trans"

    vanni, mi perdoni, io non sono trans e io un feedback gliel'ho dato.

    luigi romolo carrino

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  4. ha ragione, mi scusi, e la ringrazio per il suo commento.
    Ho corretto: "la sostanziale assenza...." sono troppo pochi i commenti da parte non trans...
    eviterei di proseguire con la polemica ...

    enrico vanni

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